Giorni fertili: quanti sono in un mese?

Non tutti i giorni del ciclo sono uguali! Ecco come individuare quelli in cui è più probabile rimanere incinta.

Calcolo periodo fertile

In questo articolo:

Quanti e quali sono i giorni fertili in cui ci sono più probabilità di rimanere incinta? E come si fa il calcolo dei giorni fertili? Queste sono domande che di certo affollano la testa di ogni donna in cerca della cicogna, ma anche di chi almeno una volta si è fatta incuriosire dai metodi anticoncezionali basati sul conto dei giorni. Che tu stia provando ad avere un bambino, o voglia semplicemente conoscere meglio i meccanismi del ciclo mestruale, parliamone insieme per fare chiarezza.

Quali sono i giorni fertili?

Il primo concetto da chiarire è proprio questo, ed è strettamente legato al meccanismo dell’ovulazione che sta alla base del ciclo mestruale. Ogni mese, infatti, nella fase iniziale del ciclo (estrogenica) le ovaie portano a maturazione un ovulo e l’utero si prepara ad accoglierlo in caso di concepimento; se questo non avviene, nella fase finale (progestinica) il rivestimento che si era accumulato sulle pareti dell’utero si sfalda per poi essere espulso come flusso mestruale. Nell’arco di questo ciclo, i giorni fertili sono quelli in cui l’ovulo maturo viene rilasciato dal follicolo e, passando attraverso la tuba di Falloppio, va a posizionarsi nell’utero. Qui può vivere per circa 12-24 ore, durante le quali – se viene in contatto con uno spermatozoo – può avvenire il concepimento.

Come calcolare i giorni fertili

Il calcolo dei giorni fertili si basa sull’osservazione del fatto che l'ovulazione avviene 12/14 giorni prima dell'inizio del flusso mestruale, quindi la fase variabile delle mestruazioni in una donna senza alterazioni ormonali è quella che precede l'ovulazione e si chiama fase follicolare. Ogni donna però ha un suo ritmo, e anche per la stessa donna ogni ciclo può essere leggermente diverso dai precedenti, per cui l’ovulazione può tranquillamente avvenire in anticipo o in ritardo senza che questo implichi problematiche di alcun tipo. Questo rende evidente che la valutazione del periodo fertile avviene solo a posteriori, perciò ogni donna dovrà osservare il proprio ritmo e creare una propria statistica.

Se vuoi calcolare i tuoi giorni fertili per rimanere incinta, devi osservare attentamente la durata del tuo ciclo mestruale. Per creare una sorta di calendario dei giorni fertili, considera come primo giorno del ciclo quello in cui iniziano le mestruazioni: dopo qualche mese, avrai una statistica della durata del tuo ciclo mestruale.

Per avere qualche certezza in più, puoi osservare anche i sintomi fisici dell’ovulazione. Il più evidente e facile da riconoscere è la variazione delle secrezioni vaginali: nei giorni che precedono l’ovulazione, la produzione del muco cervicale fertile altera la qualità delle perdite, che si fanno più acquose e assumono il tipico aspetto filamentoso simile alla chiara d’uovo. L’ovulazione comporta anche un innalzamento della temperatura basale, per effetto del progesterone rilasciato in seguito alla rottura del follicolo: l’aumento della temperatura basale che si prolunga per due o tre giorni è la conferma che l’ovulazione è giunta a compimento. Nei giorni fertili, poi, la cervice si “apre” e si presenta più alta e morbida, mentre negli altri giorni del ciclo fa da barriera tra la vagina e l’utero, proteggendo gli organi riproduttori da eventuali virus e batteri. Ci sono anche dei sintomi secondari, più sfumati e soggettivi, tra cui lo spotting e i dolorini alle ovaie in corrispondenza dell’ovulazione.

Uno strumento utilissimo per individuare i giorni fertili, poi, è il test di ovulazione, che rileva i livelli ormonali nelle urine. L’ovulazione, infatti, è accompagnata da un picco dell’ormone luteinizzante LH, la cui funzione è quella di indurre la rottura del follicolo e il transito dell’ovulo attraverso le tube di Falloppio. Non è necessario fare il test ogni giorno del mese: conoscendo la durata del proprio ciclo mestruale, l’ideale è iniziare a farli quattro o cinque giorni prima della data in cui dovrebbe avvenire l’ovulazione. Con i test che misurano i livelli dell’ormone LH è possibile individuare il giorno in cui avverrà l’ovulazione e anche quello precedente, ed entrambi sono giorni ad alta probabilità di concepimento. In commercio esiste un altro tipo di test di ovulazione che, oltre all’ormone LH, misura anche l’aumento dei livelli di estrogeni o estradiolo, indice di buona fertilità: in questo modo si possono individuare quattro giorni fertili anziché due soltanto.

Quanti giorni fertili ci sono in un mese?

In conclusione, ci sono ancora alcuni fattori da chiarire prima di dare una risposta a questa domanda. Quello principale, cui avevamo già accennato, è la variabilità individuale e di ogni singolo ciclo mestruale: non solo l’ovulazione può compiersi prima o dopo rispetto ai giorni centrali del ciclo, ma in un mese possono verificarsi due ovulazioni in giorni diversi (quindi più giorni fertili), oppure è possibile che non ci sia alcuna ovulazione (quindi nessun giorno fertile, e succede approssimativamente nell’8% dei cicli).

La riprova di questa variabilità si trova nella storia del metodo Ogino-Knaus, basato appunto sul conteggio dei giorni fertili: ideato nel 1924 dal ginecologo giapponese Ogino come strumento per favorire il concepimento, era stato trasformato in metodo anticoncezionale dall’austriaco Knaus, ma la scarsa affidabilità certificata anche dalle statistiche dell’indice di Pearl lo ha riportato allo scopo originario.

Se vuoi calcolare i tuoi giorni fertili per rimanere incinta – o al contrario per evitare una gravidanza – devi considerare anche che gli spermatozoi non cessano immediatamente il loro periodo vitale: una volta “rilasciati” nel corpo della donna, possono vivere da tre a cinque giorni, durante i quali hanno tutto il tempo di muoversi per incontrare l’ovulo maturo. Ed ecco che, come per magia, anche i giorni precedenti a quelli considerati ufficialmente “fertili” diventano giorni in cui è possibile che un rapporto dia origine al concepimento.

Se vuoi saperne di più sull’argomento, continua a leggere gli articoli nella nostra sezione dedicata al periodo fertile.

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