I sintomi dell’ovulazione: come riconoscerli?

Guida ai segnali fisiologici (primari e secondari) per capire quando avviene l’ovulazione.

Donna con dubbi

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Ovulazione, la parola magica della fertilità! Se stai cercando di restare incinta lo sai bene: sono quelli i “giorni x” da segnare sul calendario per sperare in un lieto evento. Il solo calcolo dei giorni fertili tra una mestruazione e l’altra, però, non da certezze assolute per individuare il momento in cui avviene l’ovulazione, ma ci sono diversi segnali fisici che si possono osservare per capirlo.

In ogni fase della vita, comunque, conoscerli ci aiuta a conoscere meglio il nostro corpo e a capire cosa ci succede ogni mese: ecco quali sono le “spie” da tenere d’occhio. 

I sintomi dell’ovulazione sono di varia natura, e si dividono in sintomi primari (fisiologici per tutte le donne) e secondari (più soggettivi).

I sintomi primari

I sintomi primari fanno riferimento essenzialmente a tre fattori, ovvero le secrezioni vaginali, la temperatura basale e la posizione della cervice.

1) Secrezioni vaginali: la produzione del muco cervicale fertile innescata dagli estrogeni, infatti, altera la qualità delle secrezioni vaginali, per cui si tratta di uno dei sintomi dell’ovulazione più evidente e facile da osservare. Nei giorni immediatamente precedenti, le perdite si fanno più acquose e assumono il tipico aspetto filamentoso simile alla chiara d’uovo; contemporaneamente, è possibile osservare anche una sensazione di maggiore lubrificazione a livello vaginale.

2) Temperatura basale: un altro sintomo di ovulazione è l’aumento della temperatura basale. Entro un giorno dal compimento dell’ovulazione, infatti, la temperatura interna del corpo sale per effetto del progesterone rilasciato in seguito alla rottura del follicolo. Un aumento prolungato (circa tre giorni) della temperatura basale, dunque, è la conferma dell’avvenuta ovulazione. Ci sono però diversi fattori che possono influenzare la temperatura, non solo la febbre ma anche la mancanza di sonno, l’assunzione di alcolici e l’orario della misurazione (per cui è importante farlo con regolarità).

3) Posizione della cervice: nel corso del ciclo mestruale, è possibile osservare dei cambiamenti anche nella posizione della cervice, che rappresenta il collegamento tra l’utero e la vagina. Nei giorni non fertili, svolge una funzione di “barriera” e protegge gli organi riproduttori da eventuali virus e batteri. In prossimità dell’ovulazione, però, si “apre” e si presenta più alta e morbida. Per imparare a osservare questi cambiamenti, la cosa migliore è chiedere il supporto del proprio ginecologo o di un’ostetrica.

I sintomi secondari

I sintomi secondari dell’ovulazione sono più sfumati e soggettivi, ma vale comunque la pena conoscerli. Possono esserci perdite di sangue (spotting) dovute alla concentrazione di estrogeni che si verifica appena prima dell’ovulazione, e che si interrompono con l’aumento del livello di progesterone. La vulva potrebbe apparire più gonfia, e le labbra vaginali più piene. A livello delle ovaie, invece, è possibile avvertire sensazioni dolorose e notare il segno di un linfonodo dal lato che sta effettivamente ovulando.

Il seno può sembrare più morbido, e si può avvertire maggiore sensibilità. Potrebbero aumentare la ritenzione idrica e il gonfiore addominale, ma anche i livelli di energia generale, la sensibilità sensoriale e il desiderio sessuale.

Se vuoi saperne di più sulle fasi dell’ovulazione, non aver timore di chiedere spiegazioni al tuo ginecologo!

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