Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili?

Guida alle malattie veneree che non puoi non conoscere, come diagnosticarle e cosa fare per prevenirle. È passato molto tempo dallo slogan "HIV: se lo conosci lo eviti, se non lo conosci ti uccide". La grande paura dell'AIDS in questi anni ci ha fatto dimenticare che esistono altre malattie sessualmente trasmissibili. Queste, più frequenti e peraltro più curabili, o non si conoscono (per scarsa informazione) o si reputano patrimonio del passato (come se oggi non esistessero più).

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In questo articolo:

Che cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili?

La trasmissione di queste infezioni avviene principalmente attraverso l’attività sessuale, ma non è l’unico mezzo di contagio. Ad esempio, possono essere trasmesse dalla madre al bambino durante la gravidanza o il parto, un fenomeno noto come trasmissione verticale. Inoltre, il rischio di infezione esiste anche in caso di trasfusioni di sangue contaminato o l’utilizzo di aghi e strumenti chirurgici non correttamente sterilizzati, come può accadere durante l’esecuzione di tatuaggi.

Quali sono le principali malattie sessualmente trasmissibili?

Di seguito un elenco dettagliato delle principali malattie sessualmente trasmissibili:

Principali infezioni sessualmente trasmissibili causate da batteri

  • Infezione da clamidia: include i sierotipi L1, L2 e L3, responsabili del linfogranuloma venereo.
  • Gonorrea (Neisseria gonorrhoeae): caratterizzata da secrezioni mucopurulente e infiammazione.
  • Sifilide (Treponema pallidum): può evolvere in stadi primario, secondario e terziario, con sintomi che vanno da ulcere genitali a complicazioni neurologiche.
  • Ulcera venerea o cancroide (Haemophilus ducreyi): provoca ulcere dolorose sui genitali.
  • Donovanosi o granuloma inguinale (Klebsiella granulomatis): caratterizzata da ulcere indolori e croniche.
  • Infezioni batteriche non gonococciche e non clamidiali: causate da batteri come Gardnerella vaginalis, Mycoplasma genitalium, Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticum e Streptococco di gruppo B.

Principali infezioni sessualmente trasmissibili causate da virus

  • Infezione da HIV (virus dell’immunodeficienza umana): può portare all’AIDS se non trattata.
  • Herpes genitale (Herpes simplex virus tipo 1 e 2): provoca vescicole dolorose sui genitali e periodiche riattivazioni.
  • Condilomi ano-genitali (Papillomavirus umano - HPV): associati a verruche genitali e rischio di tumori cervicali, anali e della gola.
  • Epatite B e C (HBV e HCV): infezioni virali che possono causare danni epatici cronici.
  • Mollusco contagioso (Poxvirus): provoca lesioni cutanee indolori, spesso nei genitali.
  • Infezione da cytomegalovirus (Cytomegalovirus): può essere asintomatica o causare complicazioni in soggetti immunodepressi.

Principali infezioni sessualmente trasmissibili causate da protozoi e parassiti

  • Trichomoniasi (Trichomonas vaginalis): provoca secrezioni anomale e irritazione genitale, spesso asintomatica.
  • Pediculosi del pube (Phtirus pubis): infestazione da pidocchi del pube, con prurito intenso.
  • Scabbia (Sarcoptes scabiei): provoca prurito intenso e lesioni cutanee, trasmissibile per contatto intimo.

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Principali sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili

Le infezioni sessualmente trasmissibili possono restare silenti per lunghi periodi, con sintomi che emergono anche anni dopo. Alcune, si risolvono spontaneamente, mentre altre, come l’HIV o la sifilide, possono causare gravi complicanze. Anche infezioni asintomatiche, come la Chlamydia trachomatis, possono provocare danni permanenti, ad esempio infertilità.

È fondamentale prestare particolare attenzione ai seguenti segnali:

  • Piaghe o ulcere sui genitali, nella zona rettale o orale;
  • Bruciore o dolore durante la minzione;
  • Secrezioni anomale dal pene;
  • Perdite vaginali, come leucorrea o perdite ematiche;
  • Ingrossamento dei linfonodi, in particolare nell’area inguinale;
  • Dolori pelvici, talvolta accompagnati da febbre persistente o diarrea;
  • Eruzioni cutanee (rash) su tronco, mani o piedi.

Riconoscere tempestivamente questi sintomi è essenziale per intervenire precocemente e prevenire complicazioni a lungo termine.

Le infezioni sessualmente trasmissibili: cause e modalità di trasmissione 

Le infezioni sessualmente trasmesse rappresentano in tutto il mondo uno dei cinque motivi più frequenti per cui un adulto chiede una consulenza medica. Si trasmettono a causa di batteri, virus e parassiti che, attraverso il contatto sessuale per via vaginale, anale o orale, passano da un individuo ad un altro. La presenza di queste infezioni fa aumentare il rischio di contrarne un'altra di 2-3 volte. Talvolta la trasmissione avviene da madre a figlio durante la gravidanza o al momento del parto, causando danni severi al feto o al neonato.

Diagnosi e sintomi delle infezioni sessualmente trasmissibili 

Nel 90% dei casi queste patologie non danno sintomi e la diagnosi viene fatta solo tramite un esame del sangue (ricerca di anticorpi specifici), o con un tampone genitale. In entrambi i casi è possibile risalire all'agente infettante.

Ad ogni modo è più facile sospettare o fare direttamente una diagnosi in presenza di sintomi. Per esempio, la presenza di vescicole genitali è caratteristica dell'infezione da herpes simplex virus (HSV tipo 1 e 2), un patogeno presente nell'organismo in forma latente che si manifesta quando le difese immunitarie diminuiscono.

L’importanza della prevenzione delle malattie sessuali

Riconoscere tempestivamente una malattia sessualmente trasmissibile e trattarla ha due obiettivi: curare l'individuo il più precocemente possibile (per eliminare il contagio ed interrompere la trasmissione; in questo caso bisogna trattare sempre anche i partner) e quello di prevenire una possibile reinfezione.

Non si può quindi esporsi ad un potenziale rischio di infezioni basandosi sul fatto che il partner apparentemente sia sano, come spesso ancora oggi accade. L'utilizzo del preservativo resta il principale metodo di prevenzione per le malattie sessualmente trasmissibili.

Principali trattamenti contro le malattie sessualmente trasmissibili

Il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili varia in base al tipo di infezione. Le infezioni batteriche sono generalmente più facili da trattare rispetto a quelle virali, che in alcuni casi richiedono un monitoraggio a lungo termine senza possibilità di guarigione definitiva.

Per le infezioni causate da batteri e protozoi, si utilizzano antibiotici, somministrati localmente o per via sistemica. Durante la terapia, è consigliabile astenersi dai rapporti sessuali fino al completamento del trattamento e alla completa guarigione delle lesioni.

Le infezioni virali, invece, vengono gestite con terapie antivirali, come nel caso dell’Herpes, o con trattamenti chirurgici locali, ad esempio per la rimozione dei condilomi causati dall’HPV.

Per quanto riguarda l’HIV, non esistono ancora terapie in grado di eliminare completamente il virus, ma i trattamenti attuali permettono di controllarlo efficacemente per molti anni. Grazie ai progressi della medicina, la mortalità legata all’HIV è drasticamente diminuita negli ultimi decenni.

FAQ Malattie sessualmente trasmissibili

Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili più comuni?

Le MST più comuni includono la clamidia, la gonorrea, l'herpes genitale, l'HPV (Papillomavirus umano), la sifilide e l’HIV. Anche infezioni come la trichomoniasi e la candidosi possono essere frequenti in alcune popolazioni.

Come ti accorgi di avere una malattia sessualmente trasmissibile?

I sintomi variano, ma possono includere: bruciore o dolore durante la minzione, perdite anomale (vaginali o dal pene), piaghe o ulcere sui genitali, ingrossamento dei linfonodi inguinali, dolori pelvici o rash cutanei. Tuttavia, molte MST possono essere asintomatiche, perciò è importante effettuare controlli regolari.

Qual è la MST più diffusa?

L’HPV (Papillomavirus umano) è tra le infezioni sessualmente trasmissibili più comuni al mondo. La maggior parte delle persone sessualmente attive entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita, spesso senza sintomi.

Quali malattie si trasmettono con un rapporto orale?

Durante un rapporto orale possono essere trasmesse infezioni come herpes (HSV-1 e HSV-2), gonorrea, sifilide, clamidia, HPV, epatite B e C, e in rari casi anche l’HIV. L’uso del preservativo o di protezioni specifiche riduce significativamente il rischio.

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